"Che cos'è il feudalesimo?"

di Francios Loius Ganshot

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  1. Ambra Moore
     
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    Il periodo cronologico va dalle origini (VII-VIII secolo), all'espansione europea (IX secolo) fino alla piena affermazione ed iniziale decadenza (X-XIII secolo), prima cioè che l'istituto fosse svuotato della sua originaria utilità politico-amministrativa. L'area geografica su cui lo studio si sofferma comprende la Francia, la Germania e l'Inghilterra, quasi per nulla l'Italia, ciò non toglie che sia un libro interessante da leggere per approfondire gli aspetti peculiari di questo fenomeno.

    Prima dell'espansione carolingia il vassallaggio, ovvero l'accomandazione di un libero, o non, ad un dominum previa "immixtio manum", giuramento di fedeltà ed eventualmente "osculum", era non necessariamente legato al beneficium, cioè la concessione al fidelis da parte di un signore di un bene, spesso un appezzamento fondiario ("tenure"), in "ius utenti et fruendi".
    In seguito, i due istituti divennero sempre più giuridicamente interconnessi, se non addirittura conseguenti l'uno all'altro. Divenne usuale, infatti, per ottenere un beneficio, prima di tutto fare atto d'"omagium" vassallatico al signore.
    A partire da questo momento Ganshof comincia a parlare di "rapporti feudo-vassallatici", anche se sarebbe meglio definirli "beneficiario-vassallatici", in virtù del fatto che, come affermato dallo stesso autore, è solo dall'XI-XII secolo che le fonti parlano di "feudus" per indicare il bene concesso.

    L'autore alla fine del libro dice: "Forse, attraverso i secoli, il feudalesimo ci ha lasciato alcune eredità, non istituzioni, ma modi d'essere, di pensare, di sentire, di esprimerci".

    Voi che ne pensate di questo libro? Lo avete letto? Siete d'accordo con l'affermazione conclusiva dell'autore?



    Recensione consultabile qui
     
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0 replies since 1/3/2014, 16:34   6 views
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